Conoscere l'Unione Europea
Per il quarto anno consecutivo l’Associazione Cooperazione Cristiana Per l’Europa ha incontrato le quinte del Rainerum su un argomento molto attuale ma su cui c’è spesso confusione: l’Unione Europea. Quest’anno le 12 stelle sono ancora più attuali perché per la prima volta le ragazze e i ragazzi di quinta saranno chiamati al voto: “Un momento di grande significato, da vivere con la testa”, ha spiegato il responsabile dell’associazione, Francesco Masina. “Anzi, vi lancio un’idea che potrebbe suonare bizzarra ma ha un senso: quando andrete a votare, vestitevi bene, come per un’occasione speciale: state compiendo un gesto prezioso di cittadinanza attiva”, ha concluso.
L’incontro è partito dalle risposte degli studenti a un questionario sull’Europa, con spazio anche a domande aperte. È stata l’occasione per ricordare che l’Unione europea non nasce dal nulla ma dall’idea di uomini concreti che si sono trovati nel posto giusto nel momento giusto della storia. Fra i padri fondatori più importanti ci sono tre cattolici: Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi. La loro fede comune ha permesso all’Europa di compiere un passo impensabile fino a poco prima: riconciliare per sempre la Francia e la Germania. E per farlo, sono partiti da un elemento limitato ma concreto: mettere insieme la produzione nazionale di carbone e acciaio – le materie prime della guerra e pomo della discordia per decenni – sotto un’autorità comune, aperta anche ad altri Paesi. Questo realismo e lo spirito di riconciliazione che quegli uomini hanno incarnato fa sentire più vicino a noi l’importanza di votare alle elezioni dell’8 e 9 giugno.
Per capire meglio come funzionano le istituzioni europee oggi, gli studenti hanno vestito i panni dei Ministri di 8 Stati membri e quelli del Parlamento e della Commissione europea. Obiettivo: trovare un accordo su una materia tanto dolce quanto controversa: una nuova proposta di direttiva sul…cioccolato! Il gioco di ruolo, inventato proprio da Bruxelles e che si basa anche su dati reali, ha permesso alle classi di mettersi alla prova sull’arte del negoziato, della ricerca del bene comune, del dialogo fra posizioni apparentemente inconciliabili… fino ad approvare all’unanimità un testo che ha messo tutti d’accordo.
“Quando incontriamo le classi”, spiega Masina, “lo scopo è far capire che l’Unione europea è nata anche grazie ad una visione cristiana della storia e della società e che la pace non va mai data per scontata. Tramite il gioco di ruolo abbiamo fatto toccare con mano la fatica del dialogo e della ricerca del bene comune, una fatica che però è ripagata dai grandi progressi fatti in 70 anni di Europa unita… Ed è un cantiere sempre aperto”.